A parità di livello agonistico nelle diverse discipline sportive, chi tra uomini e donne viene maggiormente colpito da lesioni ed infortuni? Facciamo chiarezza.
Per molti anni si è ritenuto che il tipo di lesione fosse altrettanto legata al tipo di sport praticato, oggi invece ci si rende conto che diverse lesioni siano prevalentemente legate al sesso dell’atleta.
Lo studio e la conoscenza di queste differenze è di fondamentale importanza anche per una tecnica d’indagine mirata quale L’Ultrasonografia medica applicata alla medicina sportiva.
Il livello agonistico dello sport femminile è in continua ascesa, studi recenti * dimostrano l’importanza nel valutare l’incidenza delle singole lesioni, in relazione al relazione al numero ed al genere degli atleti.
Il calcio ne è un ottimo esempio, infatti gli studi dimostrano che le calciatrici sono più esposte a lesioni rispetto ai colleghi uomini con un incidenza maggiore del 6,1%*. In particolare per quanto concerne le lesioni che coinvolgono il crociato anteriore, ben tre volte più frequenti nel genere femminile.
Mentre per la corsa sulle lunghe distanze il 70% delle lesioni di entrambi i generi interessano gli arti inferiori dal ginocchio in giù, la differenza sta nella maggiore incidenza delle lesioni sul ginocchio delle atlete (40%) rispetto a quella maschile (31%) mentre possiamo osservare come la tendinopatia del tendine d’Achille rimanga invece un problema più comune agli uomini*.
Similare la situazione nel basket, dove a livello di ginocchio, il genere femminile resta il più colpito (50,4% vs 41,7%) negli arti superiori invece il genere maschile presenta una più alta incidenza di lesioni (9,7% vs 9,1%)*.
Non sarà stata sicuramente felice della notizia la nostra Federica Pellegrini nazionale, perché sempre secondo questi studi di riferimento, è proprio nel nuoto dove si possono notare le principali differenze di genere. Infatti osserviamo come le nuotatrici presentino maggiori lesioni all’altezza del collo, del rachide e delle spalle. Purtroppo il record negativo riguarda anche gli arti inferiori*.
Possiamo quindi infine considerare che localizzazione, incidenza e tipologia delle lesioni riguardanti l’apparato locomotore non dipendono solo dal tipo di attività sportiva, dall’intensità di carico, dall’età e da fattori di materiale, ma che anche il genere rappresenta un fattore molto importante e comporta delle differenze significative tra le lesioni che insorgono nella donna rispetto all’uomo.
“GENDER’S GAMES”
A parità di livello agonistico nelle diverse discipline sportive, chi tra uomini e donne viene maggiormente colpito da lesioni ed infortuni? Facciamo chiarezza.
Per molti anni si è ritenuto che il tipo di lesione fosse altrettanto legata al tipo di sport praticato, oggi invece ci si rende conto che diverse lesioni siano prevalentemente legate al sesso dell’atleta.
Lo studio e la conoscenza di queste differenze è di fondamentale importanza anche per una tecnica d’indagine mirata quale L’Ultrasonografia medica applicata alla medicina sportiva.
Il livello agonistico dello sport femminile è in continua ascesa, studi recenti * dimostrano l’importanza nel valutare l’incidenza delle singole lesioni, in relazione al relazione al numero ed al genere degli atleti.
Il calcio ne è un ottimo esempio, infatti gli studi dimostrano che le calciatrici sono più esposte a lesioni rispetto ai colleghi uomini con un incidenza maggiore del 6,1%*. In particolare per quanto concerne le lesioni che coinvolgono il crociato anteriore, ben tre volte più frequenti nel genere femminile.
Mentre per la corsa sulle lunghe distanze il 70% delle lesioni di entrambi i generi interessano gli arti inferiori dal ginocchio in giù, la differenza sta nella maggiore incidenza delle lesioni sul ginocchio delle atlete (40%) rispetto a quella maschile (31%) mentre possiamo osservare come la tendinopatia del tendine d’Achille rimanga invece un problema più comune agli uomini*.
Similare la situazione nel basket, dove a livello di ginocchio, il genere femminile resta il più colpito (50,4% vs 41,7%) negli arti superiori invece il genere maschile presenta una più alta incidenza di lesioni (9,7% vs 9,1%)*.
Non sarà stata sicuramente felice della notizia la nostra Federica Pellegrini nazionale, perché sempre secondo questi studi di riferimento, è proprio nel nuoto dove si possono notare le principali differenze di genere. Infatti osserviamo come le nuotatrici presentino maggiori lesioni all’altezza del collo, del rachide e delle spalle. Purtroppo il record negativo riguarda anche gli arti inferiori*.
Possiamo quindi infine considerare che localizzazione, incidenza e tipologia delle lesioni riguardanti l’apparato locomotore non dipendono solo dal tipo di attività sportiva, dall’intensità di carico, dall’età e da fattori di materiale, ma che anche il genere rappresenta un fattore molto importante e comporta delle differenze significative tra le lesioni che insorgono nella donna rispetto all’uomo.